Esame del campo visivo

L’esame del campo visivo computerizzato è un esame clinico che permette di misurare e rilevare le perdite di sensibilità e funzionalità retinica, evidenziando gli eventuali difetti periferici o centrali. In altre parole è un esame che rileva isole di percezione alterata all’interno della nostra area di visione, per questo è estremamente utile per valutare non solo l’esordio, ma anche la progressione di una malattia tanto invalidante quale il glaucoma che provoca ampie aree di non percezione o di percezione alterata nell’area di visione.


L’esame non è invasivo, il paziente esegue l’esame seduto davanti ad una cupola mentre all’interno di questa vengono proiettati dei punti luminosi, l’esaminato allorchè percepisce lo stimolo luminoso dove premere un bottone, quasi un videogioco, ma solo un po' più impegnativo e importante per la salute.


Per un corretto inquadramento e valutazione del peggioramento del glaucoma l'esame del campo visivo andrebbe ripetuto ogni sei mesi.

L’esame del campo visivo viene inoltre utilizzato per studiare le alterazioni che si riscontrano nelle patologie neurologiche e nelle affezioni cerebro-vascolari. L’architettura delle zone cieche del campo visivo segue la disposizione delle fibre nervose. Quindi la valutazione di queste zone ci consente di risalire alla patologia in atto.


Anche in medicina legale l’esame del campo visivo (programma di Estermann) risulta estremamente utile, l’esame viene richiesto per il rilascio della patente di guida in persone che hanno deficit visivi importanti, ma l’esame eseguito per il rilascio della patente anche se eseguito con lo stesso strumento, non è utile per il monitoraggio della salute della vista.

Un esame semplice e non invasivo che può salvare la vista e a volte essenziale per il rilascio della patente di guida, patente nautica e idoneità per porto d’armi o per pilotare velivoli.