Calcola il tuo fattore di rischio cardiovascolare
Nel mondo occidentale, il 40% dei decessi è imputabile a problemi di tipo cardiovascolare: infarto, ictus, ecc.. Oggi, però, vi sono strumenti per capire il livello di rischio di ciascun soggetto, e per intervenire tempestivamente per ridurlo: con terapie farmacologiche, con l’adozione di stili di vita più sani, oppure con presidi medico-chirurgici sempre più diffusi (si pensi al pace-maker o al defibrillatore impiantabile).
I fattori di rischio cardiovascolare, cioè le condizioni statisticamente correlate a malattie cardiovascolari, possono essere:
- Non modificabili: età, sesso, familiarità;
- Modificabili: eccessiva presenza di grassi nel sangue, diabete, obesità, ipertensione arteriosa, obesità, sedentarietà, fumo.
Il cardiologo è in grado, con la visita, e con gli esiti di accertamenti di volta in volta necessari (prescritti sulla base di una serie di fattori strettamente correlati al singolo) di calcolare il livello di rischio di ciascun paziente. La valutazione non è fine a se stessa: serve infatti a impostare un piano diagnostico terapeutico, con farmaci, modifiche dell’alimentazione, aumento dell’attività fisica o, quando la situazione è più complicata, con l’impianto di dispositivi medico-chirurgici ormai molto diffusi: pace maker e defibrillatore. Il cardiologo è il consulente del paziente ma soprattutto del suo medico di famiglia: insieme, infatti, possono aiutare il paziente a guadagnare anni di vita, da condursi, il più possibile, in salute.