La visita ortottica è un esame specialistico eseguito dall’ortottista, professionista sanitario che si occupa della valutazione e della riabilitazione dei disturbi della visione binoculare e della motilità oculare.
È indicata sia nei bambini, per la diagnosi precoce di eventuali problemi visivi, sia negli adulti, per individuare e trattare disturbi legati a squilibri muscolari o astenopia (affaticamento visivo).
A cosa serve la visita ortottica?
La visita consente di:
- valutare la coordinazione e la motilità oculare (come gli occhi si muovono e lavorano insieme);
- individuare difetti di convergenza o divergenza e forme di strabismo;
- rilevare ambliopia (occhio pigro) nei bambini;
- misurare la capacità di fusione e la stereopsi (visione tridimensionale);
- monitorare eventuali alterazioni posturali o disturbi visivi funzionali legati ad affaticamento o uso prolungato dei dispositivi digitali.
Come si svolge?
Durante la visita l’ortottista esegue una serie di test non invasivi per analizzare:- i movimenti oculari;
- la collaborazione tra i due occhi;
- la risposta visiva a differenti stimoli.
In base ai risultati, l’ortottista può consigliare esercizi riabilitativi o indirizzare il paziente a una visita oculistica specialistica per ulteriori approfondimenti.
A chi è rivolta?
- Bambini dai 5 agli 11 anni, per la diagnosi precoce di disturbi visivi che possono interferire con l’apprendimento scolastico;
- Adulti e anziani, in caso di visione doppia, affaticamento oculare, mal di testa ricorrenti, difficoltà di messa a fuoco o sintomi da uso prolungato di computer e dispositivi digitali;
- Pazienti con strabismo, ambliopia o disturbi neuromotori dell’occhio.